L’Ossigeno Ozono Terapia viene usata in ambito medico da più di un secolo. La sua efficacia clinica è legata a molte sue peculiarità, quali la capacità di incrementare l’ossigenazione sanguigna, l’azione battericida, fungicida, virustatica, insieme alle prerogative antinfiammatorie e analgesiche. L’Ossigeno Ozono Terapia ha un effetto terapeutico locale e sistemico, è ben tollerata ed è esente da effetti collaterali e avversi. Le vie di somministrazione dell’Ozono Ossigeno Terapia sono molteplici. Tale miscela gassosa può essere introdotta nell’organismo, con concentrazioni d’ozono specifiche e in quantità diverse attraverso differenti modalità: per infiltrazione intrarticolare,intramuscolare o sottocutanea, per insufflazione rettale o vaginale, su cute sana o lesa con bagni gassosi o creme ozonizzate, per via orale assumendo acqua ozonizzata, per via ematica con l’autoemoterapia.Tutti i trattamenti di ossigeno Ozonoterapia sono normati dalla Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia (SIOOT) e approvati dal Ministero della Salute:
• Grande autoemoinfusione: si prelevano 100 o 200 cc di sangue da una vena del braccio del paziente. Il sangue finisce in una sacca certificata. Senza staccare dal paziente l’ago del prelievo, un apposito dispositivo inserisce una miscela gassosa di ossigeno e ozono nella sacca e la mescola con il sangue prelevato. Il laccio emostatico viene quindi tolto dal braccio del paziente, la sacca viene sollevata e il sangue riaffluisce nell’organismo del paziente, portando con sé l’ozono e tutti i suoi effetti benefici.
• Piccola autoemoinfusione: il principio è lo stesso della grande autoemoinfusione, con la differenza che nella piccola autoemoinfusione sono prelevati pochi cc. di sangue dal paziente, arricchiti con la miscela gassosa di ossigeno e ozono e reiniettati con una siringa per via intramuscolare anziché per via endovenosa.
• Iniezioni di ossigeno-ozono sottocutanee, intramuscolari e intrarticolari: la miscela di ossigeno-ozono viene iniettata in diverse quantità, in diversi modi e in diverse zone del corpo, in base alla patologia da curare.
• Insufflazioni di ossigeno-ozono rettali, anali, vaginali, uterine e uretrali: la miscela di ossigeno e ozono viene introdotta nelle rispettive zone attraverso dei piccoli cateteri. L’ozono entra così in contatto diretto con tessuti soggetti a infezioni, infiammazioni, irritazioni, dolori o altre condizioni di disagio.
• Via topica: si applica su mani, braccia, piedi e gambe. La zona interessata viene avvolta in un sacchetto isolante di materiale plastico in cui viene fatto affluire l’ozono.